Gli "Adattamenti alle necessità locali della Valle d’Aosta delle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione" prevedono l'introduzione dell'Eveil aux langues, in particolare alla scuola dell'infanzia.

"L’ambiente di apprendimento per la valorizzazione del pluralismo linguistico. 
Tutte le culture e tutte le lingue degli alunni vanno valorizzate. Il bambino inizia ad acquisire la capacità di decentrarsi e di scoprire l'altro in un contesto di scambio e di integrazione tra culture diverse, considerando l'accoglienza della diversità un valore irrinunciabile.

La valorizzazione del pluralismo linguistico e culturale, noto come Eveil aux langues, consente al bambino di consolidare la sua personalità, riconoscendo la propria lingua come parte essenziale della propria identità.

L’Eveil aux langues non contempla l'apprendimento specifico delle lingue mediante percorsi didattici mirati, salvo per la lingua italiana e quella francese, ma promuove la scoperta delle lingue e delle culture, in un ambiente e in un clima scolastico positivo, dove la curiosità, l'apertura e il rispetto dell'altro sono valori fondamentali per la costruzione del sapere e del saper essere.
E’ quindi particolarmente importante prevedere momenti di coinvolgimento dei genitori e dei nonni, mediante attività finalizzate a valorizzare le loro lingue e culture, a recuperare la memoria storica familiare. In questo contesto i docenti realizzano attività metalinguistiche, stimolando gli alunni a formulare ipotesi e a riflettere sulle differenze fonologiche e morfologiche delle lingue.

In coerenza con i principi appena affermati, anche la lingua inglese sarà lingua di scoperta e non di apprendimento mirato, con particolare attenzione alla qualità dei modelli linguistici di riferimento proposti agli alunni. Se tra le lingue delle famiglie non fosse presente tale codice linguistico, sarà cura dell'insegnante prevedere alcune attività finalizzate a far scoprire agli alunni la lingua inglese, considerata la sua importanza comunicativa a livello internazionale.

Attraverso l'Eveil aux langues sarà proposto anche un approccio alla cultura e alla lingua francoprovenzale, laddove sono presenti risorse in ambito scolastico, poiché in alcuni contesti è la lingua di famiglia più parlata dai bambini.

Ad essa sarà data particolare importanza all'interno della progettazione in quanto si pone come substrato linguistico per l'apprendimento del francese e per la conoscenza storico-culturale della regione.

Il francoprovenzale può essere valorizzato adottando strategie finalizzate a promuovere la partecipazione attiva dei bambini; si tratta, come per altri nuclei di apprendimento, di creare delle situazioni di co-costruzione di competenze che nascono dal sapere di alcuni alunni per diventare patrimonio del gruppo. Alcuni bambini prenderanno così coscienza delle loro competenze e saranno stimolati a condividerle con gli altri al fine di costruire insieme nuovi saperi.
Parallelamente nelle scuole caratterizzate dalla cultura walser troveranno spazio adeguato la lingua tedesca e i dialetti alemannici."


"Adattamenti alle necessità locali della Valle d’Aosta delle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione" (D.G.R. n. n. 1103, in data 19 agosto 2016), pp. 12-13

 

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